PAVIA. Troppa burocrazia che toglie agli imprenditori il tempo per programmare le strategie, troppe tasse e costi troppo alti che tolgono risorse agli investimenti, troppa disattenzione alle infrastrutture in un paese dove mancano ponti, ferrovie e strade moderne.
In tre punti le richieste che l’industria Pavese che ha presentato al ministro delle infrastrutture Carlo Calenda per bocca di Paolo Fedegari, amministratore dell’omonima azienda di Albuzzano leader mondiale nella produzione di autoclavi “su misura”. Un faccia a faccia in un luogo tutt’altro che neutro come la sede di Confindustria a Roma.
Paolo Fedegari è intervenuto alla presentazione del “Rapporto sugli scenari industriali”, documento annuale sulle tendenze di cambiamento del sistema industriale a cui hanno partecipato con il ministro Calenda e il presidente di Confindustria Vincenzo Boccia.
Fedegari Group ha portato la propria testimonianza nell’ambito della concorrenza globale e delle nuove tecnologie: il centro studi confindustria ha scelto di presentare la Fedegari come esempio di impresa di successo, che investe in Industria 4.0 e in competenze qualificate.
Il “modello Fedegari” presentato all’ufficio studi parte dalla scelta di investire sul territorio di appartenenza: «Non abbiamo mai delocalizzato la produzione – ha spiegato Paolo Fedegari – spostare la produzione per risparmiare sul costo del lavoro, per un’azienda che produce macchine su commessa altamente tecnologiche è una conseguenza dell’assenza di politica industriale di un Paese. Non è una soluzione valida a lungo termine. Per combattere i concorrenti dei paesi emergenti devo portarli sul mio campo di battaglia: devo sfidarli sulla qualità e sulla performance del prodotto, non sul costo».
Ma se un’azienda investe in tecnologia, conoscenza e risorse umane, deve combattere contro quelli che Paolo Fedegari ha definito «Ostacoli che da soli gli imprenditori non possono superare».
«Mancano le infrastrutture – ha detto al ministro Calenda –. E non solo strade e Ponti, ma anche reti efficienti di gas, luce e acqua: senza infrastrutture efficienti e moderne, le imprese italiane partono in svantaggio rispetto ai concorrenti».
La Provincia Pavese – 11 novembre 2017